Gli scienziati affermano: "Il dna del polpo è alieno"


Gli oceani del nostro pianeta nascondono innumerevoli misteri che forse potrebbero aiutarci a rispondere ai numerosi enigmi della nostra stessa esistenza. Nel corso degli ultimi due decenni, i biologi marini hanno fatto piccoli ma costanti progressi verso una più profonda comprensione della natura e della vita negli oceani.

Un gruppo di ricercatori delle università americane di Chicago e Berkley in collaborazione con l’Instute of Science and Technology di Okinawa, ha deciso di sottoporre a studi più specifici i cefalopodi, al fine di cercare di mappare il loro codice genetico per comprenderli meglio.

Il polpo, i calamari, le seppie e fanno parte dei coleoidi, una sottoclasse dei molluschi. I coleoidi possiedono una storia evolutiva che risale ad oltre 500 milioni di anni. Queste creature abitano quasi ogni singolo oceano e le troviamo ad ogni profondità.

Essi sono caratterizzati principalmente da una vasta gamma di incredibili rughe morfologiche: gli occhi sono simili ad una “telecamera”, i corpi molto flessibili e possiedono sofisticati sistemi camaleontici. Tutto questo è governato da un sistema nervoso che non ha eguali tra gli invertebrati, ciò li rende i padroni degli oceani.
Possiedono inoltre dei cervelli altamente sviluppati e sono considerati gli invertebrati più intelligenti dimostrando grandissima abilità nel risolvere situazioni problematiche. Gli scienziati però hanno appena dimostrato che queste creature acquatiche sono ancora più misteriose di quello che immaginiamo.

Grazie alla prima sequenza genetica completa, i ricercatori hanno scoperto che i polpi sono infatti completamente diversi da tutti gli altri animali del nostro pianeta. Il loro genoma è di una complessità mai vista prima, ad esempio nell’ Octopus bimaculoides della California sono stati infatti identificati ben 33.000 geni che codificano le proteine, molti più che in un essere umano che ne possiede “solo” 20-25.000.

Il dottor Clifton Ragsdale, ricercatore presso l'Università di Chicago, ha dichiarato che, “Il polpo sembra essere completamente diverso da tutti gli altri animali, anche dagli altri molluschi, con le sue otto braccia prensili, il suo cervello di grandi dimensioni e le sue straordinarie capacità di problem-solving.”

“Lo zoologo britannico Martin Wells disse che il polpo è un alieno. In questo senso, quindi, il nostro studio descrive il primo genoma sequenziato di un alieno.”

I polpi hanno quindi un genoma alieno. La relazione scientifica pubblicata sul giornale Nature ha concluso che polpi condividono il gene “Alieno”. Questo ci dimostra ancora una volta che molti dei più grandi enigmi del nostro pianeta potrebbero essere risolti se solo decidessimo a prestare maggiore attenzione al nostro mare e tutto ciò che vi è al suo interno.
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