Era il 16 novembre del 1996 quando il programma JSF "Joint Strike Fighter" fu firmato da Stati Uniti e alcuni dei suoi principali alleati, tra cui l'Italia. Tale accordo prevedeva lo sviluppo del caccia multiruolo del futuro, in grado di sostituire la maggior parte dei velivoli da combattimento in dotazione ai paese firmatari, e così è stato, o almeno sembra. Il progetto ha dato vita al caccia multiruolo F-35 Lightening II, il jet più costoso della storia, che vede coinvolti nella progettazione e costruzione: Lockheed Martin, Northrop Grumman, BAE Systems e Finmeccanica.
Esistono tre varianti, tutte dotate di tecnologia stealth: F-35A, che sostituirà gli obsoleti F-16; F-35B, modello con decollo verticale che sostituià, invece, gli AV-8 Harrier; e infine gli F-35C, la variante destinata alle portaerei. I primi esemplari ad entrare in servzio sono stati gli F-35B in dotazione ai Marines americani nel 2015, e per il 2017 dovrebbero essere operativi anche i primi velivoli per l'aerenautica italiana, che ne ha ordinati un totale di 90, rispettivamente 60 F-35A e 30 F-35B.
Eppure questo nuovo super caccia non convince al cento per cento, sono stati riscontrati diversi difetti software e di meccanica che hanno ritardato la consegna dei modelli definitivi, in Italia si è più volte contestato l'acquisto di questi velivoli, considerati inutili. Ma la vera sorpresa arriva dai piani strategici dell'Air Force americana, di recente, infatti, ha pubblicato un documento per il futuro dell'aviazione e in particolar modo a come sarà nel 2030. Ebbene, pare che il caccia F-35 non sia destinato a far parte dell'aviazione militare del futuro, almeno per gli americani, dove il core principale, invece, saranno i droni, ritenuti più economici, non solo da acquistare ma anche da manutenere.
Certo, ormai gli ordini sono stati effettuati e i circa 2400 esemplari ordinati dagli USA arriveranno comunque, ed è abbastanza improbabile che un programma militare costato più di 300 miliardi di dollari (il più costoso della storia) e distinatno originariamente a durare per almeno cinquant'anni (tramite upgrade nel corso degli anni, sia software che hardware), venga messo in pensione dopo nemmeno venti anni di servizio.
I nuovi F-35 già in pensione? L'USAF ci sta pensando
Reviewed by Il Portale sull'Ignoto
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17:30:00
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