Dan Cooper e il dirottamento del volo 305, un'ingadine lunga quasi cinquant'anni


Il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha di recente dichiarato chiuso il caso "D.B. Cooper", si tratta del primo ed unico caso irrisolto nella storia dell'aviazione statunitense, ed una delle indagini più lunghe di sempre per l'FBI.


Era il 24 novembre del 1971, quando un distinto uomo sui quaranta identificato come Dan Cooper, si imbarcò a Portaland sul volo 305 della Northwest Orient Airlines per Seattle, con se aveva solo una valigetta nera e nessun altro bagaglio. Una volta decollati, Cooper chiamò l'hostess per darle un biglietto, in un primo momento la donna pensò che si trattasse del suo numero di telefono, ma quando l'uomo si chinò verso di lei e le sussurrò all'orecchio "ho una bomba" l'hostess Florence Schaffner capì che si trattava di un dirottamento. Le richieste di Cooper erano chiare, 200.000 dollari in contanti non tracciabili e quattro paracadute, quando l'aereo arrivò all'aeroporto per prendere il riscatto e fare rifornimento, Cooper fece scendere tutti i passeggeri. Secondo i racconti del personale di volo l'uomo era gentile ed educato, ma soprattutto non si comportò mai come un malvivente. 
Una volta deccolati Cooper ordinò ai piloti di volare alla velocità minima e ad un'altitudine massma di 10000 piedi, circa 3000 metri, condizioni necessarie per buttarsi con un paracadute da un aereo di quel tipo. A circa mezz'ora dal decollo i piloti notarono una spia rossa che lampeggiava, indicava l'apertura del portello posteriore sulla coda del velivolo, era chiaro che Cooper stava per lanciarsi, l'uomo studiò nei minimi dettagli tutto, dalla zona di lancio al tipo di aereo dove salire. Poco dopo il portellone si richiuse e l'aereo senza più il suo dirottatore atterrò all'aeroporto Reno. I controlli delle forze dell'ordine furono immediati e accuratissimi, ma dell'uomo non c'era ormai più traccia.


Le indagini sul caso andarono avanti per decenni, nella speranza di rintracciare Dan Cooper, gli investigatori setacciarono la zona del possibile atterraggio senza mai trovare nessuna traccia. Solo nel 1980, un bambino di 8 anni di nome Brian Ingram, trovò sulle sponde del fiume Columbia, circa $5800 in banconote da 20, banconote che furono poi analizzate dai tecnici dell'FBI che confermarono la compatibilità con quelle usate per il riscatto.
In seguito a questo ritrovamento iniziò a circolare l'ipotesi che Cooper fosse morto durante il lancio con il paracadute, ma non reggeva, visto che le ricerche effettuate subito dopo l'accaduto e anche negli anni a seguire non portarono mai al ritrovamento del cadavere.

Ora a distanza di 45 anni dal dirottamento, l'FBI ha deciso di chiudere il caso, lasciandolo ufficialmente irrisolto. Il caso ha creato una vera e propria leggenda su Dan Cooper, tra ipotesi fantasiose su cosa gli sia successo e addirittura un festival annuale in sua memoria, tenuto nella cittadina di Ariel, luogo vicicno a dove sarebbe atterrato Cooper.


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Dan Cooper e il dirottamento del volo 305, un'ingadine lunga quasi cinquant'anni Dan Cooper e il dirottamento del volo 305, un'ingadine lunga quasi cinquant'anni Reviewed by Il Portale sull'Ignoto on 17:45:00 Rating: 5

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