I ricercatori sono stati in grado di decifrare i manoscritti
millenari appartenenti al grande Gengis Khan. I documenti conservati nel museo,
sono datati XIII-XIV secolo e comprendono insegnamenti, precetti e norme morali
che sono stati tramandati di generazione in generazione.
Gli antichi testi includono gli insegnamenti ed i principi
che sono stati trasmessi da una generazione all'altra, al fine di educare i
figli.
I ricercatori del Museo Nazionale Anokhin nella repubblica
russa di Altai, hanno decifrato diversi manoscritti contenenti sutra scritte in
antica lingua mongola. Presumibilmente i sutra facevano parte del testo "La
chiave della mente" composto dal guerriero e conquistatore Gengis Khan.
Secondo Irina Nevskaya, co-autore della ricerca, i documenti
sono stati utilizzati come testi educativi nel corso del tempo. L'esperta
aggiunge che i testi antichi potrebbero avere subito modifiche nel suo
contenuto dopo essere stato copiato innumerevoli volte nel corso degli anni, visto
che sono stati individuati tre grafie diverse.
Tra i frammenti decifrate, le frasi che spiccano di più
sono:
"Non cedere alla convinzione di un uomo cattivo."
"All'uomo di cui non puoi fidarti non deve mai essere
detto un segreto."
"Mai dire ad un caro amico orrende parole che tu non
puoi dimenticare.”
Questo antico manoscritto è stato decodificato utilizzando
tecniche filologiche e linguistiche con il supporto di uno studente presso
l'Università Johann Wolfgang Goethe (Germania) sotto la supervisione della
Nevskaya e si tratta solo di uno dei tanti manoscritti di questo tipo sono
stati scoperti.
Decifrato l'antico codice di Gengis Khan
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12:58:00
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